Il controllo sulla stampa e la propaganda del fascismo in Jugoslavia (1933-1937)

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Informazioni sull'autore

Loris Zamparelli, nato a Pescara il 4 aprile del 1978, si è laureato in Scienze Politiche all'università di Teramo e ha frequentato il master universitario biennale in Giornalismo “Giorgio Lago” all'ateneo di Padova. Ha iniziato a scrivere nel 1997 e dal 2009 è iscritto all'albo dei giornalisti professionisti. Ha maturato esperienze nei settori del giornalismo cartaceo, televisivo e on-line oltre ad attività di ufficio stampa. È stato redattore del quotidiano “Il Centro”, direttore del quotidiano “La Rete”, coordinatore editoriale del mensile “Target Abruzzo”, collaboratore del quotidiano “Abruzzo Oggi”, del mensile “Abruzzo Economia”, del portale www.infomotori.it, delle emittenti Tvq e Tv6. È già autore del libro “Dalla CISNAL all'UGL in Abruzzo” che ripercorre la storia del sindacato. Attualmente è collaboratore del quotidiano “Il Centro” e direttore del giornale online www.pescarapost.it.

Codice: 978-88-98838-31-8

Autore: Loris Zamparelli

Editore: Talos edizioni

Anno: 2015

Genere: Saggio storico

Prezzo libro: 15.0 €

Prezzo PDF: 0.0 €

Nº pagine: 104

Dimensioni: 14*21 cm

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Trama

Introduzione dell'autore: "In origine, sinceramente non avevo intenzione di trattare tale argomento nello specifico, mi sarebbe piaciuto indagare la realtà jugoslava attraverso l’occhio dell’Agenzia Stefani, che fu la prima agenzia di stampa italiana, ma dopo accurate ricerche, svolte all’Archivio centrale dello Stato a Roma, ho dovuto desistere per la mancanza di materiale sufficiente al lavoro. Mi sono accorto però dell’esistenza di tanto materiale riguardante i rapporti fra l’Italia fascista e la Jugoslavia, così ho iniziato i lavori per questo volume. L’obiettivo di tale lavoro è duplice: da un lato l’intenzione è quella di illustrare quali fossero i meccanismi della propaganda e del controllo fascista, dall’altro si tratta di indagare e capire quali fossero le reali motivazioni per le quali si cercavano consensi al di fuori dei confini italiani. Naturalmente la prima parte è dedicata a una ricognizione storica di ciò che era l’Europa nel post-Grande Guerra, tanto per capire come si arrivò all’instaurazione dei due regimi dittatoriali, quello tedesco e quello italiano e per illustrare i tanti problemi geopolitici non risolti e l’importanza di aree strategiche come quella balcanica.".