Pensi che importi... dove?

004

Informazioni sull'autore

Alessandro Karbon nasce a Roma nel 1968. Laureato in Lettere moderne presso La Sapienza di Roma. Lavora come docente di logica e cultura generale. È un cantante lirico (basso). Ha pubblicato una silloge poetica nel 2009, Mormorio nella notte (editrice Albatros).

Codice: 978-88-908410-6-4

Autore: Alessandro Karbon

Editore: Talos edizioni

Anno: 2013

Genere: Narrativa italiana

Prezzo libro: 8.0 €

Prezzo PDF: 0.0 €

Nº pagine: 104

Dimensioni: 12*18

Acquista  

Trama

Prefazione Sono davanti a un fatto strano: questa è la prima volta che mi assumo l’impegno di scrivere la prefazione ad un libro e la cosa non mi dispiace, anzi in qualche modo mi lusinga. Mi fa sentire partecipe della sua pubblicazione. “Pensi che importi… dove?” narra la storia di una donna alla ricerca della sua strada, combattuta tra sogni, paure e condizionamenti. È da tenere presente che l'autore è un uomo. Egli entra nel mondo di Cynthia e ne scopre le carte, mettendo a nudo varie problematiche in un modo che noi donne molto spesso sottovalutiamo. Questo particolare ad una prima lettura può infastidire, perché non sappiamo se riuscirà a trasmettere l'essenza del suo messaggio, ma tutto in questo racconto è molto impegnativo: la narrazione, i personaggi dipinti, le fantasticherie di Cynthia e la sua grande paura di vivere il mondo reale… ed è proprio questo il suo punto di forza. L'autore rivela ciò che paralizza questa donna all’idea di vivere per quello che è e per quello che sente. Attraverso un viaggio insolito si rivolge alla protagonista, la spinge a scoprire se stessa, la propria verità e con grande coraggio, si rivolge a tutte le donne. È un libro assolutamente brillante. Apre la via alla speranza per una generazione di donne e uomini con la voglia di evolvere per diventare esseri umani completi. Capaci di vivere e costruire il proprio futuro con le forze a disposizione, al di là degli illusori sogni di felicità che ci siamo convinti ad inseguire per secoli e secoli… Tanto tempo fa anch’io come Cynthia incontrai una zingara che mi disse: “Sai quante grandi opere che descrivono le delusioni d’amore avrebbero preso tutt’altra piega se i personaggi avessero avuto un’identità forte ed equilibrata, invece di sprofondare in un delirio ossessivo in nome dell’amore?”. Se Anna Karenina avesse saputo valutare tutto quello che avrebbe perso e a cui teneva, invece di cedere alle pressioni di un innamorato presuntuoso ed egoista. Se Adèle Hugo avesse risolto le controversie con suo padre e la rivalità con la sua defunta sorella, invece di intestardirsi a dimostrare di avere scelto l’uomo giusto. Se Camille Claudel, conscia della minaccia che la sua persona e il suo talento rappresentavano per Rodin, avesse pensato a sé e alla sua formazione invece di volere cedere all’attrazione per quell’uomo. Se Fedra, con Ippolito, avesse trovato in sé la forza di ammettere che si può amare pur senza essere riamati. Tutte loro avrebbero compreso che non bisogna lasciarsi andare alla noia e alla monotonia di un’esperienza d’amore. La sfida è molto più grande del semplice sopravvivere alla passione, si traduce nell’imparare a vivere, crescere e stabilire legami solidi con gli altri. Il racconto di Alessandro Karbon è una pubblicazione importante che fa riflettere su quali e quanti siano i condizionamenti a cui abbiamo dato importanza noi donne, invece di prestare più attenzione a un'identità umana che reclama il suo diritto alla vita. Insomma, è un libro ricco di significati che incita il lettore a prendere il proprio volo per… non importa dove! Marie Ange Cortellino