LA MALAPARENTELA - Per dispetto vi amo tutti

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Informazioni sull'autore

Natale Saccà nasce a Catanzaro il 21 novembre 1951. Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Padova e si specializza in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l’Università di Napoli. Direttore F.F. della S.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, città nella quale vive con la famiglia. La Malaparentela-Per dispetto vi amo tutti è il suo primo romanzo.

Codice: 978-88-908410-3-3

Autore: Natale Sacca'

Editore: TALOS EDIZIONI

Anno: 2013

Genere: NARRATIVA CONTEMPORANEA - COLLANA POLIS

Prezzo libro: 12.0 €

Prezzo PDF: 0.0 €

Nº pagine: 192

Dimensioni: 15*21 cm

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Trama

Per dispetto vi amo tutti, come ogni libro di pregio che rivolge il suo sguardo indagatore su un particolare aspetto del nostro tessuto sociale, ha due meriti. Uno di tipo narrativo, frutto della capacità di avvincere il lettore alla storia mediante una descrizione ordinata e precisa, una fluida successione dei fatti che trova il suo degno compimento in un finale edificante. L’altro, prettamente didascalico, che si avvale della personale conoscenza da parte dello scrittore dell’ambientazione del romanzo, dipinta con perizia e cura dei dettagli, conferendo il giusto peso a valori antichi e nobili intenti, oggi troppo spesso taciuti, che animano la realtà quotidiana di medici e infermieri italiani. Da un punto di vista stilistico, l’autore predilige una prosa asciutta che gli consente di presentare efficacemente situazioni, a volte, di effettiva sofferenza, con quel distacco indispensabile per cogliere appieno le profondità delle sfumature. I personaggi principali hanno caratteristiche e caratteri delineati con ferma decisione, con l’obiettivo di facilitare l’immedesimazione del lettore. Una scelta che colloca il racconto nell’alveo delle opere classiche, nelle quali la distinzione tra i comportamenti moralmente meritori e quelli indegni è assai marcata, più che assimilarlo agli scritti moderni, che solitamente accolgono al loro interno protagonisti dalle emozioni più ibride. L’amore e il senso del dovere (che per gli operatori sanitari sovente combacia con l’amore per gli altri) sono i sentimenti di cui è impregnata l’intera opera. Sentimenti mai banalizzati, bensì rappresentati con delicatezza, avvalendosi dell’ausilio dei ricordi legati all’adolescenza dei personaggi del libro. L’ambientazione è agevolmente riconoscibile, nonché tratteggiata con raffinata sensibilità da un autore che dimostra d’amare la sua terra, non per questo risparmiandole doverose critiche che se omesse lo renderebbero complice di quei loschi individui ai quali giova un territorio povero e arretrato culturalmente. Un'altra tecnica stilistica, utilizzata dall'autore, è il ribaltamento di prospettiva, particolarmente evidente nella nozione di malaparentela. Un brillante neologismo che esplica subitaneamente un atteggiamento ingiusto e prevaricatore che i parenti dei pazienti riversano sugli operatori sanitari, un modo di fare che l’autore conosce bene e condanna risolutamente, senza, peraltro, dimenticare il contesto penoso dal quale scaturisce, che non può che addolcirne il biasimo. Un’opera elegantemente strutturata che non presta il fianco a facili sentimentalismi ma ci ricorda, una volta di più, che ogni individuo, anche quando si ritrova, suo malgrado, immerso in situazioni complesse e difficili da affrontare, porta con sé una serie ineludibile di diritti e doveri dalla cui osservanza dipende il benessere materiale e spirituale della società nel suo insieme e delle singole parti che la compongono. Osvaldo Tartaro